Sono ormai quindici anni, che le pensioni hanno perso gradualmente il loro potere d’acquisto, ed almeno un decennio che il lavoro è diventato prevalentemente precario per i giovani ed i lavoratori in età matura espulsi dalle aziende che ristrutturano, delocalizzano, scompaiono…
Sembra di vivere in una realtà immateriale senza certezze, senza futuro, senza speranza.
Non esistono governi amici: il primo governo dell’ Ulivo promulgò il famigerato pacchetto Treu (1997), che aprì le porte alla flessibilità del lavoro, poi il governo Berlusconi le ha spalancate alla precarietà con la legge Maroni (più nota come legge Biagi) ed i provvedimenti legislativi successivi.
Ora a distanza di dieci anni da quel primo “pacco”, ci lecchiamo ancora le ferite di un mondo del lavoro diventato senza garanzie, senza tutele e quindi senza diritti per i lavoratori. In una parola senza dignità.
E a questo punto che fare?
Bisogna unire le legittime richieste dei pensionati alle giuste rivendicazioni dei precari ed alle lotte dei lavoratori dipendenti. Per cambiare finalmente rotta!
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